Toilette Wine o Pruno, Hooch, Juice, Raisin jack, Brew, Chalk , Buck, Jump...
Tutti i nomi per indicare l'alcol prodotto nelle carceri, prodotto dai detenuti trattenendo alcohol con ingredienti come frutta, zucchero, pane.
Nonostante sia vietato per motivi di sicurezza, il vino delle prigioni viene spesso prodotto in segreto e consumato per i suoi effetti inebrianti.
Prende il nome di Toilet Wine perché solitamente viene nascosto nel serbatoio superiore di un water.
COME VIENE PRODOTTO IL TOILET WINE?
Solitamente viene presa della frutta, sbucciata e messa in un sacchetto di plastica; spremuta l'aria e sigillato il sacchetto.
La frutta poi viene schiacciata facendo attenzione a non rompere il sacchetto, dopodichè si aggiunge lo zucchero.
Si mescola o viene fatto passare il sacchetto sotto l'acqua calda, per poi avvolgerlo in un asciugamano o in un paio di mutande extra in dotazione dalla prigione purchè siano stati prima riscaldati.
Dopo circa 48 ore, si apre con attenzione il sacchetto e viene aggiunto qualche cucchiaio di zucchero e una fonte di lievito, in prigione, potrebbe essere un vecchio panino o una semplice fetta di pane.
In meno di un'ora, il sacchetto sarà disteso con il gas creato dal processo di fermentazione.
Le successive 12 ore bisogna far rilasciare l'accumulo di anidride carbonica e poi viene risigillato il sacchetto. Nel frattempo, il sacchetto viene tenuto in un luogo fresco e buio (come il serbatoio superiore di un water).
In tre o cinque giorni, viene rifiltrata la frutta dal liquido, ed ecco fatto!
Il Toilet Wine è un ottimo alleato per allenare l'ingegno o per fare delle cattive scelte, se si riesce a superare il sapore di muffa e marcio, ovviamente!
NON RIFATELO A CASA!
Naturalmente, c'è un altro problema da considerare: il botulismo .
A quanto pare, i prigionieri potrebbero ottenere più di una semplice euforia da un Toilet Wine.
Il botulismo è una tossina pericolosa per la vita creata dal batterio Clostridum Botulinum che causa la paralisi, ed è più probabile contrarla se si produce il vino in cantina e non si riesce a far bollire il composto a fuoco alto; oppure non si riesce a procurarsi del lievito fresco e ci si arrangia con un vecchio panino o una patata al forno.
Tenete a mente tutto questo se state prendendo in mano la produzione di liquore da prigione.